Si è concluso più tardi del previsto il trasbordo su una motovedetta della Guardia Costiera di Lampedusa degli undici corpi recuperati in mare dalla Geo Barents, la nave di Medici Senza Frontiere. Trasbordo avvenuto nelle acque adiacenti il porto, troppo piccolo per permettere l'accesso della Geo Barents. La nave impegnata nelle operazioni di soccorso dei migranti in difficoltà nel Mediterraneo con a bordo 165 migranti di cui 38 minori, ora è diretta verso il porto di destinazione assegnata a Genova, approdo previsto per martedì prossimo. "Ieri la Geo Barents dopo aver effettuato due operazioni di soccorso di un piccolo barchino in vetroresina e di un gommone con a bordo 109 persone, ha recuperato in mare i corpi senza vita di undici persone, grazie anche al supporto dell'aereo di Sea Watch Seabird. Corpi che erano in mare da, probabilmente, molti giorni e che sono vittime di un naufragio di cui non si sa assolutamente nulla". Non è dato sapere la data del naufragio, ma certo è che i corpi sono stati per tanti giorni in mare. Il capo missione di Medici Senza Frontiere, Matias Gil, sottolinea le mancanze della guardia costiera libica a cui sarebbe toccato il recupero. Al molo Favarolo lo sbarco dei corpi. Sull'isola, solo nelle ultime ore, sono arrivati 180 migranti in tre sbarchi. Nell'hotspot ora sono oltre 300. E nuovo arrivo di migranti anche sulle coste calabresi a Roccella Ionica, 97 di nazionalità pakistana, afghana, siriana e turca, 85 sono uomini e 12 sono minori. Ed è l'ottavo dello nelle ultime tre settimane per un totale di oltre 600 persone. Tra loro diversi minori non accompagnati.