Un nido di serpenti avvolti su se stessi intenti a strisciare nelle acque di una fonte calda, sacra, quella di San Casciano. Ma i serpenti sono di bronzo e fanno parte degli incredibili ritrovamenti dell'ultima stagione di scavo nel bagno grande di San Casciano dei Bagni. Anche il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, guarda con interesse e stupore una testa antica emersa dal fango dopo migliaia di anni. E poi ancora 10.000 monete in bronzo e oro, lamine iscritte, teste in bronzo, uova ancora intatte dopo millenni. Gli oggetti sono spettacolari, così come il racconto di un passato che si ricompone davanti agli occhi degli studiosi, man mano che procedono i lavori da quei primi, clamorosi, ritrovamenti di pochi anni fa. Un complesso monumentale unico quello di San Casciano, che non solo ricostruisce un periodo storico a cavallo tra l'età etrusca è quella romana, ma anche perché ad essere unica è proprio la scoperta. Per una volta, i reperti sono stati tati ritrovati esattamente nel posto in cui stavano millenni fa. Per una volta a raccontare la storia non sono solo gli oggetti, ma il contesto che è rimasto integro: il luogo in cui gli stessi sono stati ritrovati. Un luogo di meraviglie che, c'è da scommetterci, riserverà ancora molte incredibili sorprese.