Davanti al giudice per le indagini preliminari Benno Neumari si è avvalso della facoltà di non rispondere. Poi, dopo sei ore di attesa, la convalida del fermo. Il trentenne resterà nel carcere di Bolzano, da dove continua a dirsi del tutto estraneo ai fatti. Duplice omicidio e occultamento di cadavere le ipotesi di reato a carico del professore di matematica, indagato per la scomparsa dei genitori Peter e Laura, dei quali non si sa più nulla dallo scorso 4 gennaio. Il fermo è scattato 10 giorni dopo l'iscrizione dell'uomo nel registro degli indagati, sulla base di nuovi elementi acquisiti nel corso delle indagini. Indagini che proseguono nel più stretto riserbo, ma a quanto pare, determinanti sarebbero stati gli esiti dei rilievi eseguiti dai Carabinieri del Ris nell'appartamento e nell'auto dei coniugi. E poi le tracce di sangue sul ponte, in località Vadena, dal quale, secondo gli inquirenti, Peter e Laura sarebbero stati gettati nel fiume Adige, dopo essere stati uccisi dal figlio, forse avvelenati. Altre importanti tracce potrebbero essere fornite dai vestiti di Benno, lavati dall'amica con la quale il trentenne aveva trascorso la notte della scomparsa dei genitori e consegnate agli inquirenti solo in un secondo momento.