La scuola costretta alla convivenza forzata con il Covid è a caccia di nuovi spazi per assicurare a tutti il diritto allo studio. Per smentire l'ipotesi che con le nuove linee guida e con l'obbligo del distanziamento di un metro, non ci sarebbe stato posto per tutti in classe, il Ministero dell'Istruzione fa sapere che tutte le studentesse e gli studenti avranno spazi per la didattica a Settembre. Per permettere l'accesso ai ragazzi il dicastero di viale Trastevere informa di avere l'elenco di circa 3000 edifici scolastici dismessi a causa del calo demografico e del dimensionamento che possono essere ripristinati. Non solo. All'interno degli istituti il rinnovo dell'arredo scolastico potrà garantire il recupero di spazio. La Ministra Lucia Azzolina ha inviato, per accompagnare le linee guida, una lettera agli istituti, dicendosi convinta che quella di Settembre sarà una scuola innovativa e aperta, ma sarà anche una scuola che, reagendo all'emergenza dovrà dare qualcosa in più ai nostri studenti, flessibili per la rimodulazione degli orari e delle classi, per l'organizzazione degli ingressi e degli spostamenti. Per il Ministro della Salute, Roberto Speranza, la riapertura delle scuole è fondamentale, ma in piena sicurezza, monitorando costantemente il quadro epidemiologico, scandisce in un'intervista al Messaggero. Ci saranno anche i controlli medici costanti avverte Speranza. Per i tamponi ai dipendenti si lavora su due idee del comitato scientifico, test sierologici al personale prima della riapertura, tamponi molecolari e campione durante l'anno scolastico. Per Forza Italia le linee guida governative sono oscure. Se queste sono le premesse, sostiene Anna Maria Bernini, abbiamo la conferma che il futuro dell'istruzione non è propriamente nelle mani migliori. Il leader della Lega insiste sul plexiglas per assicurare il distanziamento, anche se nelle linee guida questa soluzione non è prevista. "Se devo mandare mia figlia a scuola chiusa nel plexiglas", attacca Matteo Salvini, "senza nessun contatto con i suoi amici e maestre, a scuola non ce la mando".