Chiuso il suo profilo Facebook, la Procura valuta che tipo di tutela darle. Il ritorno a casa di Silvia Romano è segnato dalle polemiche politiche, e non solo, ma soprattutto dagli attacchi social. Presa di mira la sua conversione religiosa all'Islam, una conversione avvenuta spontaneamente, ha detto la ragazza appena giunta in Italia. Per la madre è una scelta dettata dalle condizioni in cui la figlia è stata tenuta. Provate a mandare un vostro parente due anni lì e voglio vedere se non torna convertito, ha commentato Francesca Fumagalli, che chiede silenzio e rispetto per Silvia e per la sua famiglia, che ora cerca solo di dimenticare. Intanto la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta contro ignoti per minacce aggravate e sono al vaglio della magistratura i messaggi social e i post con contenuti di odio sulla giovane cooperante, nelle mani di uno dei gruppi terroristici più feroci dell'Africa per 18 mesi, liberata tra l'8 e il 9 maggio scorsi. Tra questi anche dei post a firma di esponenti politici che in alcuni casi hanno poi cancellato quanto scritto. Attacchi pericolosi, li ha definiti l'Ordine degli psicologi della Lombardia. Rappresentano un pericolo grave per il suo benessere e la concreta possibilità di contribuire a un ulteriore trauma sul trauma, scrivono gli psicologi lombardi. E mentre la politica si divide, il Ministro degli Esteri Di Maio ha ringraziato gli uomini e le donne dell'unità di crisi della Farnesina per il lavoro svolto.