Un possibile segno di vita arriva da Venere. Una vita che però non ha niente a che fare con gli alieni, che per anni abbiamo immaginato popolare la Via Lattea. A riaccendere l'ipotesi dell'esistenza di un organismo nel sistema solare, infatti, non è altro che un gas incolore e dall'odore sgradevole. Il suo nome è fosfina; è una molecola composta da un atomo di fosforo e tre di idrogeno. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Astronomy, è del gruppo internazionale dell’università britannica di Cardiff. Perché, però, una molecola dovrebbe significare un indizio di vita su un altro pianeta? Per capire l'ipotesi di vita su Venere, dobbiamo partire da come viene prodotta la stessa molecola sulla Terra. La fosfina, anche detta fosfuro di idrogeno, viene prodotta sul nostro pianeta da un organismo, un batterio, che assorbendo il fosforo e aggiungendo l'idrogeno produce, appunto, poi questa molecola. Un organismo, quindi, che è una prova tangibile di vita terrestre. Allo stesso modo, quindi, la fosfina su Venere potrebbe essere l'impronta digitale di un qualche microrganismo, anche se non rimane da escludere la possibilità che questa possa provenire da processi geologici o geofisici e quindi non da microrganismi. Ma per ora questa possibilità è completamente estranea alla conoscenza della molecola, che gli scienziati hanno dei pianeti rocciosi. Pianeta roccioso come, appunto, è il pianeta Venere. Quindi, per ora, la scoperta rimane un segno, un possibile traguardo a lungo viaggio, che da anni gli scienziati fanno alla scoperta di impronte di vita in altri mondi.