Sarebbero state trovate tracce biologiche compatibili con un rapporto sessuale nell’androne del palazzo dove vivono le due ragazze americane che hanno denunciato di essere state violentate da due carabinieri in servizio nella notte tra il 6 e il 7 settembre. Altre tracce biologiche sarebbero state trovate nel tragitto che va dal portone all’appartamento, proprio dove una delle ragazze ha raccontato di essere stata violentata. E le immagini di una telecamera di sicurezza mostrerebbero l’auto dei carabinieri ferma per almeno venti minuti accanto allo stabile dove vivono le due studentesse. Dettagli che andranno chiariti e, nel caso, confermati, mentre sui due militari dell’Arma indagati per violenza sessuale è stato aperto un fascicolo anche dalla Procura militare di Roma. “Se fosse vero, cosa che auspichiamo tutti venga accertata quanto prima, si tratterebbe di un fatto di gravità inaudita, che rende i protagonisti indegni dell’uniforme che indossano e che comporterà gravi conseguenze, anche immediate, sul piano disciplinare e della condizione di stato”, ha dichiarato il Comandante Generale dell’Arma Tullio Del Sette. “Prendiamo queste accuse molto seriamente”, ha immediatamente commentato il Dipartimento di Stato USA. Intanto le indagini vanno avanti. Ci sarebbero anche alcuni testimoni che hanno visto le ragazze salire sull’auto dei carabinieri e le loro versioni su quanto accaduto quella notte non sono mai state discordanti.