Arianna ha 15 anni, occhi grandi e sorride sempre, ma è l'unica cosa che le è rimasta. È rigida, non parla, non cammina, sente e vede poco, vive tra tante sofferenze a causa di un danno neurologico irreversibile quando aveva due mesi e mezzo che, secondo il tribunale di Salerno è stato causato da cure inadeguate all'ospedale Cardarelli di Napoli, condannato a un risarcimento. Ha avuto questo danno celebrale per un sedativo che le hanno somministrato, che per prima cosa, non andava bene per i neonati e poi era un sedativo che si dà per gli interventi di breve durata. Lei l'ha avuto per 14 giorni consecutivi. Quandi a due mesi e mezzo..? La vita di Arianna è stata spezzata. Ma l'ospedale ha fatto appello, ha chiesto una sospensione del pagamento sul quale l'autorità giudiziaria è chiamata a decidere. Non intende versare nemmeno un anticipo. Letteralmente inaccettabile l'atteggiamento dell'azienda Cardarelli, la quale dopo essere stata condannata a pagare 3 milioni di euro in favore della famiglia, ha deciso di non onorare la sentenza, di proporre appello e di chiedere la sospensiva del pagamento. Riteniamo che la Corte, possa solo confermare la sentenza di primo grado e chiediamo che in questo senso si pronunci. Attendiamo la pronuncia anche del governatore della Campania, Vincenzo de Luca. Arianna ha bisogno di cure e giustizia. Siamo stati in Florida a fare terapie intensive, fisioterapia intensiva, ossigenoterapia, logopedia di tutte e di più, e ha avuto benefici. Però, sono costi molto elevati che non abbiamo più potuto sostenere. Per questo i genitori, dopo aver fatto un appello anche al presidente della Regione de Luca, sono in sciopero della fame. In molti momenti abbiamo pensato di non farcela, ma lei ci dà la forza di andare avanti.