Da sempre al centro di un’accesa diatriba tra Friuli e Veneto, sembra che il tiramisù abbia finalmente trovato le proprie origini. Il Ministero delle politiche agricole e alimentari ha inserito il famoso dolce freddo, a base di biscotti, caffè e crema al mascarpone, nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali, i cosiddetti PAT, riconoscendo al Friuli Venezia Giulia la paternità del dolce. Un punto messo a segno dai friulani, dopo l’accesa querelle con i veneti nata in seguito alla pubblicazione del libro sul tiramisù di Clara e Gigi Padovani, due noti food blogger e critici gastronomici, nel quale gli autori avevano fatto risalire le origini del dolce, da loro definito come il più amato dagli italiani, a Gorizia e Udine e non, come molti ritenevano, a Treviso. Ma la decisione del Ministero non è stata ben digerita dal Governatore del Veneto, Luca Zaia, che si è detto pronto a far valere le ragioni dei veneti sul tiramisù in qualunque sede. “Faremo una vera e propria battaglia legale e gastronomica”, ha dichiarato il Governatore. È una guerra, quella del tiramisù, dunque, che va ben oltre il palato perché riconoscere la paternità del prodotto significherebbe riconoscere anche l’appartenenza culturale, storica e soprattutto territoriale, quello a cui proprio Zaia non intende rinunciare. Dopo questo riconoscimento, il Friuli punta al prossimo e più importante passo, il DOP, cioè la denominazione di origine protetta, che se arrivasse taglierebbe fuori definitivamente il Veneto dalla partita. Al momento la sfida resta aperta: al Ministero competente l’ardua sentenza.