Ii patti si rispettano. Abbiamo dei contratti. Abbiamo bisogno di questi vaccini adesso, il tono secco della presidente della Commissione Europea Von Der Leyen non lascia spazio a trattative e rende bene l'idea di quanto siano tesi i rapporti con il colosso farmaceutico Pfizer BioNtech che la scorsa settimana ha annunciato in modo inaspettato e unilaterale un drastico rallentamento nella distribuzione del suo vaccino, scatenando l'indignazione degli stati europei che chiedono alla Commissione di fare la voce grossa. Stando alle ultime notizie, la mancata consegna sarà recuperata entro la settimana del 15 febbraio e in ogni caso le dosi previste entro il primo trimestre saranno distribuite nei tempi. Questa settimana tutti gli stati membri hanno ricevuto il 35 40% di dosi in meno rispetto a quanto pattuito, ma la media tra questa settimana e la prossima, quindi calcolando le due settimane insieme riporterà la percentuale delle dosi consegnate al 92%, il restante 8% sarà recuperato nella settimana del 15 febbraio. Quanto all'Italia, ha attivato l'avvocatura dello stato per valutare l'eventuale responsabilità della casa farmaceutica in caso di inadempienza e le possibili azioni da intraprendere. Sono 465660 le dosi che dovrebbero essere distribuite in Italia prossima settimana. Quanto all'efficacia del vaccino rispetto alla variante inglese, le opinioni divergono, mentre due diversi studi, uno internazionale e uno interno all'azienda assicurano che il vaccino Pfizer BioNtech contrasti anche la variante inglese, l'EMA esprime preoccupazione: "Se fosse inefficace, sarebbe necessario cambiare la composizione del vaccino in modo drastico, i vaccini dovranno essere rimpiazzati dai nuovi vaccini, un'operazione che richiederebbe almeno due mesi.