In Italia dal 2017 sono dieci i vaccini obbligatori contro poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, influenza di tipo B, morbillo, rosolia, parotite e varicella. Obbligatori in quanto necessari per frequentare le scuole dell'infanzia. Due gli altamente raccomandati meningococco B e C. Dopo la pandemia da Covid le vaccinazioni sono scese sotto la soglia di sicurezza nel 95% e i casi di morbillo e pertosse sono in aumento. Nel laboratorio di immunologia del Meyer si fa sorveglianza in ambito pediatrico. "I vaccini pediatrici sono fondamentali per la salute dei bambini, ce ne rendiamo conto proprio quando le malattie non le vediamo più basta pensare alla poliomielite.","Dodici vaccini sono troppi secondo lei?", "Secondo me non sono troppi, sono quelli che ci servono per il fatto che all'interno di ciascun vaccino c'è soltanto un piccolo pezzetto di germe, non c'è un germe intero. Non è che noi stiamo dando dodici malattie al bambino, ma dodici piccoli pezzetti. Consideri che di quei pezzetti se noi ci prendiamo un banale raffreddore dentro il germe del raffreddore dentro il virus se ce ne saranno almeno 200 di quei pezzetti.", "L'obbligo secondo lei funziona o andrebbe abolito?" "Secondo me, ha dimostrato di funzionare, di funzionare benissimo, pure essendo nella sua parzialità. Consideriamo che, per esempio, prima della legge per il vaccino del morbillo noi avevamo 87% di copertura e ora siamo a 94. La legge dell'obbligo non funziona proprio per una cosa coercitiva, ma soprattutto perché si ricorda prima di andare a scuola che quell'adempimento va fatto. Molte famiglie che si sono vaccinate dopo l'obbligo non erano contrarie filosoficamente alla vaccinazione, semplicemente avevano pensato o di ritardarla o se ne dimenticavano, certo ancora dobbiamo fare un po' di campagne di recupero dei grandini, però anche così ci servirà.".