Rivedere la distribuzione dei vaccini rimodulando le consegne in modo che nessuna Regione resti senza dosi e possa procedere con i richiami garantendo la seconda dose a 1200000 italiani che hanno già fatto il vaccino. La decisione di rivedere il piano è diventata necessaria visto che la casa farmaceutica americana Pfizer non ha dato alcuna garanzia concreta che dalla settimana prossima si torni alla normalità. Il taglio della fornitura è stato di 165000 dosi annunciato venerdì il che vuol dire una riduzione del 29% delle consegne, provocando ritardi. Il primo risultato lo slittamento di almeno due settimane dell'inizio della campagna di vaccinazione per gli over 80 e di 400000 pazienti oncologici, ematologici e cardiologici. Il Lazio, ad esempio, finora ha somministrato oltre 317 mila prime dosi. Nel Lazio è stato fatta una politica accorta, nel senso che sono state messe da parte le dosi per il secondo richiamo in modo da dare completezza alla vaccinazione a tutti quelli che devono essere vaccinati. Nel frattempo nel Lazio stesso è iniziato anche a vaccinare i liberi professionisti e in parte gli over 80. Per quanto riguarda gli over 80 la Regione ha messo a disposizione dal 25 di questo mese sul sito salute Lazio.it la possibilità di prenotaresi direttamente mettendo il codice fiscale, nome, cognome e l'ASL di appartenenza. Se la situazione nel Lazio sembra per ora sotto controllo e migliore rispetto ad altre regioni il Ministro degli affari regionali Francesco Boccia ha già annunciato azioni legali concordate nei confronti di Pfizer e ha chiesto alle regioni un accordo di solidarietà per garantire i richimi a tutti.