Sono i panchinari del vaccino, le riserve pronte a sostituire chi non dovesse presentarsi all'appuntamento con il siero, pronti a farsi vaccinare al loro posto. Un sistema che la Regione Lazio ha adottato, ispirato al modello israeliano che punta a non sprecare nemmeno una dose e a proteggere dal Covid il numero più alto di persone nel minor tempo possibile. ottimizzare al massimo la campagna vaccinale. Questo l'obiettivo. Può capitare che uno di quelli presentati in agenda non si presenti, quindi, sin dall'inizio noi abbiamo adottato questa strategia di individuare delle persone da mettere in lista d'attesa, in panchina, ai quali somministrare il vaccino, in caso di dosi in più. Ogni pomeriggio, dunque, quando è ormai chiaro il numero di dosi che resterebbero inutilizzate, si procede a convocare con breve preavviso chi già è inserito in liste di attesa. Non è infatti possibile l'accesso indistinto al vaccino, occorre sempre seguire l'ordine delle priorità anagrafico o di categoria. Le persone inserite in lista, sono già in classi individuate da vaccinare per le indicazioni di priorità, sono persone che magari hanno perso l'appuntamento oppure sono rimasti indietro. Strategia, questa, adesso, prevista anche dall'ordinanza del commissario straordinario per l'emergenza, Figliuolo. Per fortuna finora nella regione Lazio il tasso di presenza agli appuntamenti prenotati è stato di circa 98%, anche in questi giorni in cui tanto si è parlato di vaccino. I sostituti, dunque, sono intervenuti solo in minima percentuale, comunque preziosa per non sprecare nemmeno una goccia di vaccino.