Annunciare Cristo, raccontarlo al giorno d'oggi, farlo conoscere e incontrare, spiegare cos'è davvero il Cristianesimo. È l'obiettivo della catechesi, il Vaticano pubblica le nuove indicazioni che i vescovi dovranno poi applicare in tutto il mondo, curate dal Dicastero per la nuova evangelizzazione, guidata da monsignor Rino Fisichella. E la catechesi moderna guarda ai social, chiede di usare un linguaggio comprensibile ai ragazzi. Nelle 320 pagine del testo si parla di etica, di attenzione alla cultura dei migranti, di contrasto alla pedofilia, di educazione, ma un'attenzione particolare è dedicata al mondo della rete. Nello spazio virtuale che molti considerano non meno importante del mondo reale, si legge nel testo, le persone acquisiscono notizie e informazioni, sviluppano ed esprimono opinioni, si impegnano nei dibattiti, dialogano e cercano risposte alle loro domande. Non valutare adeguatamente questi fenomeni porta al rischio di risultare insignificanti per molte persone. La Chiesa è dinnanzi a una grande sfida che si concentra nella nuova cultura con la quale si viene a incontrare, la cultura digitale. Focalizzare l'attenzione su un fenomeno che si impone come globale obbliga quanti hanno la responsabilità della formazione a non tergiversare. E allora per evitare l'insignificanza la Chiesa propone di aggiornarsi, di imparare linguaggi e modi di esprimersi, chiede ai vescovi, sacerdoti, catechisti, ma anche ogni semplice fedele di imparare modalità comunicative efficaci, così da garantire una presenza nella rete che testimoni i valori evangelici, e che sappia raccontare nel linguaggio di oggi la bellezza dell'incontro con Cristo, vissuto e reso concreto ed efficace nella comunità cristiana.