"Un vaccino sicuro ed efficace esattamente come gli altri e può essere somministrato dai 18 anni in su, senza alcun limite di età, il limite è sicuramente, come dice il Ministero, sono le condizioni estremamente fragili di patologia". Riabilitato a tutti gli effetti, dopo il blocco precauzionale dell'AlFA, il siero Anglo-Svedese AstraZeneca, sembra aver riconquistato la fiducia dei cittadini. In Veneto viene somministrato anche agli over 80, purché in buona salute. "Sono moltissimi gli anziani che non hanno alcuna patologia e che non prendono farmaci o che prendono solo un farmaco per l'ipertensione, per cui a loro sicuramente viene somministrato AstraZeneca e gli altri, le condizioni di fragilità sono i pazienti oncologici, i pazienti diabetici complicati". "Gli over 80 hanno pluripatologie, quindi sono persone estremamente fragili, per cui utilizziamo il 50% AstraZeneca e il 50% Pfizer o Moderna". "È passata quella diffidenza iniziale rispetto ad AstraZeneca?" "Io direi di sì, quello che conta è vaccinare, credo che le persone anziane, proprio perché sono le più fragili, hanno capito che l'importante è vaccinarsi, per evitare complicazioni ben più pericolose, quindi sì, direi che è passata questa diffidenza". "C'è qualcuno che, insomma, alla notizia di ricevere l'AstraZeneca si rifiuta di farlo?" "Ma guardi, io sto facendo dalle otto di stamattina anamnesi e credo che qualche centinaio di persone, mi sono passate davanti e mi è capitato una sola volta". L'alta adesione al vaccino AstraZeneca, peraltro, è una delle cause delle lunghe code registrate negli ultimi giorni nei centri allestiti per la campagna vaccinale. "Finché non arriva il portale, da domani per fortuna Regione Veneto, che risolverà tutti i problemi, noi abbiamo dovuto chiamare più persone perché altrimenti avevamo dei vuoti. Quindi abbiamo utilizzato al massimo i vaccini, ci scusiamo per il disagio, ma credo sia più importante vaccinarsi ed evitare la malattia.