Ponte Morandi, Castellucci: responsabile non colpevole

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3 giorni fa

"Noi fin dall'inizio ci siamo sentiti responsabili perché avevamo la custodia di quel bene, ma la colpa è un'altra cosa. La colpa è quello che dovrà decidere il Tribunale". È il giorno di Giovanni Castellucci, a Genova. L'imputato più atteso, l'ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia che con altri 57 tra ex manager, dirigenti e tecnici devono rispondere del crollo di Ponte Morandi. Il 14 agosto 2018 morirono 43 persone. In aula parla per la prima volta Castellucci, dichiarazioni spontanee. Responsabile ma non colpevole, ripete più volte. Le accuse di aver tagliato le manutenzioni a favore dei dividendi una cosa che non riesco ad accettare, dice. Spiega di aver scelto il silenzio perché la tragedia è stata una sconfitta per tutti, la collettività e l'azienda. Ho chiesto e ottenuto che le famiglie delle vittime fossero indennizzate, ma i familiari quei soldi non li hanno mai ricevuti. In aula dolore e rabbia. "Il peso ce l'abbiamo noi. Noi siamo all'ergastolo, lui è libero da 6 anni, insieme ai suoi soci. Lui è andato a cena la sera stessa. Sapete dov'ero io? Ad aspettare il cadavere di mio figlio, mentre lui era a cena. Altra gente era all'obitorio mentre lui era a cena". Abbiamo assistito a una mistificazione della realtà. "Sembra un film in cui tutto è perfetto, tutti i passaggi sono perfetti, non ci sono forzature. Ci sono state tante carenze, a tanti livelli, e chiaramente sull'amministratore delegato non possiamo dire che non abbia responsabilità". "Ha fatto la parte della vittima. Alla fine, per il sistema nostro, è lui la vittima, non siamo noi. Prenditi le tue responsabilità, insomma i milioni te li prendevi, prenditi le tue responsabilità". .