Le tirano su in 48 ore. Sono le aule del dopo lock down. Le sta montando il comune di Milano nell'ultimo fine settimana utile in 11 scuole della città, quelle che hanno situazioni di criticità come ristrutturazioni imminenti che impediranno durante l'anno scolastico il mantenimento del distanziamento sociale. 2 milioni e 600000 euro più IVA, un investimento importante. Un investimento assolutamente importante, ma soprattutto è un investimento che andrà oltre l'emergenza Coronavirus perché questi moduli, appunto, sono stati acquistati dal comune e rimarranno di proprietà del comune. Verranno utilizzati in tutte le scuole che saranno oggetto di interventi di manutenzione straordinaria. Quindi in situazioni critiche, anche durante l'anno? Sì, questi moduli una volta che avranno esaurito la loro funzione qui, verranno spostati in prossimità di altre scuole. Li chiamano moduli temporanei, sono in legno, dunque accoglienti, smontabili e anche riutilizzabili. Hanno un'entrata e uscita separata e i servizi annessi. Una classe, un modulo. Ognuno è seduto nel proprio banchetto. Distanziamento sociale garantito, ma lezioni anche in presenza. Perché questo è il nodo, garantire che gli studenti possono socializzare, avere uno scambio diretto con l'insegnante, ma allo stesso tempo mantenere le distanze di sicurezza necessarie a impedire la nascita di nuovi focolai. Questa commistione indoor-outdoor speriamo che possa rendere anche graduale l'ingresso a scuola e anche l'attività didattica è stata pensata in modo da favorire un avvio graduale, non traumatico e il più possibile sereno e spensierato. Perché hanno bisogno di spensieratezza in questo momento. Siamo in un cantiere, mancano 48 ore all'inizio della scuola verrà pronto tutto? Sì, assolutamente. Quanto ci vuole? 48 ore. E ogni modulo quanti alunni ospita? 25 bambini più insegnanti, quindi un totale in questo caso di 150 bambini più insegnanti. Lei ha figli? Sì, una bambina di 12 anni. L'avrebbe mandata in questa scuola elementare? Ad occhi chiusi.