Il primato mondiale del Policlinico Sant'Andrea, azienda ospedaliero universitaria della rete Sapienza e Regione Lazio. Lo scorso due marzo un paziente Covid siciliano di 50 anni che aveva la trachea distrutta a causa della malattia e delle terapie, ha subito un trapianto, la trachea è stata sostituita da un frammento di aorta, mantenuto aperto da un cilindro di silicone. L'intervento è durato 4 ore e 40 minuti, 5 medici in sala operatoria, non è stata necessaria l'istituzione di una circolazione extracorporea. Il paziente si è svegliato e ha respirato autonomamente da subito. "Respiro molto meglio, molto meglio, più pieno". A guidare l'intervento la chirurga toracica Cecilia Menna. "Era un intervento estremamente rischioso, poiché la rimozione della trachea e la sua sostituzione non prevede alternative. È una procedura che deve andare bene nel momento in cui si fa. Per fortuna è andato tutto bene, non ci sono state complicazioni, il paziente ha avuto una polmonite post operatoria risoltasi, ed è stato dimesso a tre settimane dall'intervento". Quello del Sant'Andrea è il maggior centro di riferimento italiano per la chirurgia della trachea. Nel reparto del Policlinico romano nel 2020 sono stati effettuati 1.323 interventi nonostante l'emergenza Covid.