Era da sette anni e mezzo che la disoccupazione in Italia non era così bassa. A Giugno, secondo l'Istat, infatti, è scesa rispetto al mese precedente, attestandosi al 9,7%. Quinto ribasso consecutivo, ma ancora a distanza siderale dai livelli precedenti all'inizio della crisi. Nel 2007 i senza lavoro erano meno del 6%. Migliora comunque il mercato del lavoro anche per i più giovani: è senza un posto poco più del 28% dei ragazzi fra i 15 e i 24 anni, anche se in realtà la disoccupazione in questo caso è ancora più bassa se si tiene conto di chi sta studiando e di chi un lavoro non lo cerca. C'è da ricordare che oltre un terzo della popolazione non è alla ricerca di un posto, un dato che a Giugno risulta stabile. Questa circostanza spiega, almeno in parte, perché il numero degli occupati il mese scorso sia migliorato solo lievemente, raggiungendo, tuttavia, la quota massima registrata da quando l'Ufficio di Statistica fa queste rilevazioni, ovvero dal 1977. Si può notare poi come il tasso di occupazione nel confronto annuo sia salito con più forza tra gli ultra cinquantenni, mentre fra chi è più giovane il ritmo sia più lento. Andando a vedere i tipi di impiego si vede come continuino a crescere sia i contratti a tempo indeterminato, sia quelli a termine, mentre si conferma il calo degli autonomi. Insomma, il mercato del lavoro nel nostro Paese sembra dare qualche segnale positivo, ma restiamo in Europa tra gli ultimi in classifica. Peggio di noi in quanto a disoccupazione ci sono solo Grecia e Spagna. Altrove le cose vanno molto meglio con la Germania che si conferma la locomotiva del Continente con una sostanziale piena occupazione.