Scenario incerto, quadro economico deteriorato, rischi al ribasso, inflazione oltre l'8%. Nessuno usa la parola recessione all'annuale assemblea dell'Associazione Bancaria Italiana, di nuovo in presenza, ma in tutti gli interventi si intuisce che l'autunno sarà tutto in salita. "Le difficoltà e i rischi davanti a noi sono importanti - conferma il Ministro dell'Economia - ma sarebbe sbagliato abbandonarsi al pessimismo." E così Franco stima, per il secondo trimestre, una crescita robusta che porterebbe il PIL 2022 , sopra il 3%. Il Governo continuerà a intervenire sul contenimento dei costi energetici e sull'autonomia energetica italiana, ma non solo. "Dobbiamo puntare ad accrescere il tasso d'occupazione, che è particolarmente basso nel nostro Paese, in modo più accentuato per i giovani, le donne e nelle Regioni Meridionali. La riduzione del cuneo fiscale, è qui prioritaria. Su questo tema si tornerà con la prossima legge di bilancio." Gli effetti del PNRR si concretizzeranno però solo dal 2023. Necessari il rilancio degli investimenti e la realizzazione delle riforme, dalla giustizia, alla semplificazione alla concorrenza, per dare una scossa alla bassa crescita strutturale dell'Italia. Nel contempo, grande attenzione alla finanza pubblica, esorta il Governatore di Bankitalia Visco, per mantenere sostenibile l'elevato debito pubblico. Visco ipotizza un'Italia in recessione, nel caso di uno scenario di blocco delle forniture di gas dalla Russia: "In uno scenario avverso, caratterizzato da un arresto delle forniture del terzo trimestre di quest'anno, solo parzialmente sostituite da altre fonti, il prodotto registrerebbe una contrazione nella media del biennio 2022/23, per tornare a crescere nel 2024." E se il Governatore fotografa un sistema bancario, complessivamente solido, nonostante il rischio per i piccoli istituti di credito, Patuelli riconfermato Presidente dell'ABI, ricorda come l'inflazione sia una tassa ingiusta sugli onesti, innanzitutto sui risparmiatori.