Se nei prossimi mesi vi accorgerete che il conto della luce è aumentato e siete sicuri di aver tenuto a bada i consumi, provate a spulciare tra le pieghe della bolletta. Il piccolo rincaro, nell’ordine di pochi centesimi al mese, probabilmente, però, non lo troverete indicato nero su bianco. La cosa più sorprendente, però, è che sarà dovuto al debito di qualcun altro. Per capire di che si tratta, andiamo con ordine. Quando paghiamo la bolletta dell’energia elettrica, una quota – circa un terzo – è una voce di spesa classificata come “oneri generali di sistema”. Nella bolletta si trova solo l’ammontare di questi costi, non si dice nello specifico perché ci sono. Somigliano alle tasse, ma tecnicamente non lo sono, essendo in realtà soldi che ogni utente versa per varie voci, la quasi totalità per sostenere la produzione di energia con fonti rinnovabili. Ebbene, negli ultimi tempi alcune società di vendita di elettricità hanno avuto grosse difficoltà economiche, sono fallite e non hanno versato questi oneri, per una cifra stimata in 200 milioni di euro. Non è chiaro il motivo per cui tale debito sia nato, cioè se le finanze di queste società sono andate in malora per cattiva gestione o perché i loro clienti non pagavano. Fatto sta che questi oneri adesso vanno saldati. Questa morosità si trascina da parecchi mesi e la giustizia amministrativa ha stabilito che dovrà essere spalmata in modo proporzionale su tutti coloro, famiglie e imprese, che hanno intestato un conto elettrico. Si tratterà di pochi centesimi a testa, ma resta la beffa di dover pagare i debiti altrui senza sapere, almeno per ora, a quanto ammontano e come sono stati generati.