Razionamenti, stretta sul riscaldamento e bollette alle stelle. L'inverno non sarà facile per nessuno. Per chi dovrà sobbarcarsi gli aumenti, ma anche per chi dovrà controllare l'applicazione del piano preparato dal Ministro Cingolani e che, a breve, potrebbe essere portato all'attenzione del Governo e poi approvato sotto forma di decreto. L'obiettivo del Governo è quello di far fronte al caro gas per affrontare il freddo, contenendo gli sprechi obbligatoriamente mentre si cerca di riempire gli stoccaggi al massimo cercando di arrivare al 90% delle riserve. I punti chiave prevedono l'abbassamento di un grado dei termosifoni nelle abitazioni private e negli uffici. Insomma, si passerà dai consueti 20 gradi a 19 gradi. Il dubbio, però, è sui controlli. In sostanza, chi non abbasserà la temperatura rischierà una sanzione? Negli uffici pubblici e nelle scuole, il termostato sarà regolato direttamente a 19°C in quanto centralizzato, impostato nei tempi e nelle temperature stabilite, come spiegano i comuni stessi. Negli uffici privati e nelle abitazioni, invece, in sostanza, starà al singolo rispettare la regola. Al momento, non sono previste sanzioni. Per quanto riguarda i condomini con riscaldamento centralizzato, spetterà all'amministratore gestire la situazione. "Se il decreto mette dei paletti e ci dà la possibilità anche di dare delle indicazioni col gestore, con il testo responsabile possiamo fare molto. Nel privato, ci dovrebbe anche essere una regolamentazione nel decreto che vada a dire anche, attenzione che i controlli a parte il fatto, che può essere fatto a campione, ma quello di responsabilizzare e dire: potremo risparmiare sul gas". E poi, naturalmente, c'è la questione dei costi alle stelle: "Non basta quel provvedimento che il Governo sta attuando, ma teniamo conto che oggi ci sono molte persone che non possono pagare".