Troppo basso l'assegno mensile erogato oggi ad un disabile che non può lavorare. “Meno di 300 euro previsti dalla legge, è una cifra che non garantisce i mezzi necessari per vivere”, così si è espressa la Consulta su una questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte d'Appello di Torino. Il caso si riferisce ad una persona affetta da tetraplegia spastica neonatale, incapace di svolgere i più elementari atti quotidiani della vita e di comunicare con l'esterno. Dopo aver esaminato questa situazione, la Corte ha deciso che prevedere per i disabili solo 285,66 euro di mantenimento è troppo poco e anticostituzionale, perché viola il diritto riconosciuto dall'articolo 38 della Costituzione, secondo cui ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi necessari per vivere, ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. Che cosa si può fare, allora? È necessario, secondo i giudici, applicare una maggiorazione sociale, il cosiddetto “incremento al milione”, pari a 516,46 euro riconosciuto per vari trattamenti pensionistici dovrà, d'ora in poi, essere erogato a tutti gli invalidi civili totali che abbiano compiuto i 18 anni e che non godano in particolare di redditi su base annua pari o superiore a 6.700 euro. La decisione vale per il futuro e non avrà un effetto retroattivo.