In questo susseguirsi di crisi i sussidi che vengono ovunque distribuiti sono una prima forma di vicinanza della società a coloro che sono più colpiti, specialmente coloro che hanno tante volte provato a reagire. I sussidi servono a sopravvivere, a ripartire. Ai giovani bisogna, però, dare di più. I sussidi finiranno e se non si è fatto niente resterà la mancanza di una qualificazione professionale che potrà sacrificare la loro libertà di scelta e il loro reddito futuri. Ma la società nel suo complesso non può accettare un mondo senza speranza, ma deve, raccolte tutte le proprie energie e ritrovato un comune sentire, cercare la strada della ricostruzione.