"Ne parliamo con Claudio Campanini AD Kearney Italia, grazie per essere con noi Claudio anche a lei". "Buongiorno". "E le chiedo subito un commento su questo, l'Europa secondo lei potrà ergersi davvero, come dire, alla non dico pari, però cercare di ridurre quel gap che si ha con Cina e con gli Stati Uniti? Se può essere per favore sintetico". "Si diciamo che il problema è evitare il rischio di sparire dal mercato mondiale dei chip, quindi l'Europa che con gli Stati Uniti rappresentava oltre il 40% della produzione nel 2000 oggi, come avete detto voi, rappresenta l'8% l'Europa, il 10% degli Stati Uniti. E sui chip di nuova generazione la proiezione al 2030, se non si dovesse fare niente, è che la somma diciamo dei due Continenti vadano a rappresentare circa il 14% della produzione globale. Tutto il resto sarebbe prodotto nei mercati del sud-est asiatico, avete citato Taiwan, ma anche la Cina che sta investendo molti soldi pubblici per riportare un'area che oggi non è diciamo il settore di riferimento della Cina al livello di competitività necessaria per il futuro. Quindi questo piano, il piano da 50 miliardi di dollari degli Stati Uniti e il piano di 42 miliardi di euro dell'Unione Europea sono un passaggio fondamentale, perché fondamentale, perché devono andare ad alimentare la creazione di stabilimenti produttivi in Europa. Oggi in Europa mancano gli stabilimenti produttivi, perché mancano, perché storicamente quando il settore che era un settore verticalmente integrato dove colui il quale disegnava i chip li produceva anche, negli ultimi 10 anni ha spezzato queste due fasi, quindi la parte di disegno è rimasta principalmente negli Stati Uniti, ma anche in Europa e la parte di fabbriche si è spostata nel sud-est asiatico per un tema di competitività dei costi". "E secondo lei Claudio con questo Chips Act dell'Unione Europea, poi vedremo bene anche di che cosa si tratta, perché non abbiamo i dettagli, possiamo ragionare solamente sulle attese. Noi potremmo un minimo colmarla questa grande differenza di cui lei ci sta parlando con questo splitting tra design e produzione del chip, che è direi la chiave di questo discorso?" "Si i sussidi pubblici in questo settore sono fondamentali per l'Europa vi spiego il motivo. Per costruire una fabbrica, le cosiddette Mega Fab per fare i chip ci vogliono 18 miliardi di euro e circa 3/4 anni e nel sud-est asiatico abbiamo queste cosiddette Mega Fab. A questi 18 miliardi se uno va a vedere i prossimi dieci anni deve sommare altri 10 miliardi di costi, sono 28 miliardi di euro. Questi 28 miliardi di euro si confrontano con un dato che per uno stabilimento nel sud-est asiatico fanno riferimento a un numero di 19 miliardi di euro, noi abbiamo una differenza di 33% di competitività di costo rispetto al sud-est asiatico. Se questo gap non viene colmato con i sussidi pubblici che sono presenti nel sud-est asiatico non saremo in grado di competere".























