Sì ne abbiamo discusso moltissimo negli ultimi mesi, i partiti italiani ne hanno discusso molto, il Governo stesso si è esposto, però alla fine la direttiva è passata molto cambiata nel corso del tempo, è stata attribuita una maggiore importanza agli stati nazionali, a cosa decideranno i diversi stati nazionali. Infatti non ci saranno degli obiettivi specifici sulle classi energetiche e sulla ristrutturazione delle case da parte dell'Unione Europea, ma ogni Stato invierà un piano nazionale di ristrutturazione che conterrà una tabella di marcia e gli obiettivi nazionali, che deve essere corrente però con l'unico obbiettivo o il principale obiettivo europeo che è la neutralità climatica entro il 2050, cioè tutte le case europee devono sostanzialmente, in media, non produrre emissioni entro il 2050, che è un obiettivo decisamente sfidante. Piani nazionali che sono da approvare entro il 2026 e da aggiornare ogni cinque anni. Ci sono anche delle eccezioni a questo tipo di obblighi che poi andiamo a vedere, che sono le basi militari, esclusi gli alloggi e gli uffici dei militari, gli edifici adibiti a luoghi di culto, le case usate meno di quattro mesi all'anno, le seconde case, magazzini, edifici industriali a basso consumo e gli edifici sotto vincolo storico, pensiamo ai tanti edifici di questo tipo nei centri storici italiani. Ci sono degli obblighi e anche degli obiettivi specifici, per esempio sulle caldaie a gas. Cambieremo il modo con cui riscaldiamo le nostre case perché c'è un'eliminazione progressiva, entro il 2040 stop agli incentivi che anche ancora oggi vengono dati per l'introduzione di nuove caldaie a gas entro il 2025. Per fare cosa tutto questo? Per ridurre l'impatto, le emissioni medie degli immobili residenziali, arrivare, appunto, a -100% entro il 2050 rispetto al 2020. E gli obiettivi che ci sono intermedi sono -16% entro il 2030, e il -22% entro il 2035. Vedete che poi bisognerà fare ancora di più, bisognerà accelerare questa curva, diventa ancora più ripida, e quindi staremo a vedere. Ciò che sappiamo è che oggi la situazione è decisamente indietro. Queste sono le classi energetiche del nostro Paese degli edifici residenziali, la metà sostanzialmente si trovano nelle due classi peggiori, la G e la F, le quattro classi migliori sono il 31,4%. C'è molto da fare e bisognerà partire proprio dalle classi peggiori, e quindi direi milioni di edifici, sono 12 in totale per ristrutturare e migliorare l'efficienza energetica delle nostre case. Il punto è con quali soldi.