Dall'incontro di Palazzo Chigi sulla manovra governo e sindacati escono con le convenzioni della vigilia; la Premier Meloni apre ad ulteriori riflessioni e quindi parziali modifiche solo su alcuni, limitati, punti CGIL e UIL ribadiscono la critica all'impianto complessivo della legge confermando le manifestazioni, già in programma nei prossimi giorni, dal 12 al 16 dicembre. Più sfumata la posizione di CISL e UGL che non aderiscono agli annunciati scioperi. Le aperture di Meloni in vista del compresso iter parlamentare si limitano a opzione donna, cuneo fiscale, indicizzazione delle pensioni più alte, congedo parentale per i papà. In articolare la norma su opzione donna potrebbe essere rivista, ma non si conoscono ancora i dettagli; ulteriori valutazioni sono in corso anche per il meccanismo di rivalutazione delle pensioni in chiave anti inflazione. Aperture che non sono giudicate sufficienti dalla CGIL."Le risposte che abbiamo ottenuto hanno confermato delle profonde distanze sulla questione del fisco e sulla questione della precarietà in modo molto preciso e anche sulla questione della tutela del potere d'acquisto perché alle nostre due richieste di portare al 5% la riduzione del cuneo contributivo e introdurre il Fiscal Drag e cioè riconoscere un automatismo che rivaluti le detrazioni per tutto il lavoro dipendente su questo non ci sono state risposte se non un generico dobbiamo vedere in base alle risorse che abbiamo." Il segretario CISL Luigi sbarra apprezza i tavoli tematici che, a partire da gennaio, dopo l'approvazione della manovra saranno aperti al Ministero delle imprese. "Sostanzialmente quindi vediamo una grande disponibilità del Governo nell'impegnarsi a modificare e cambiare i contenuti della legge di stabilità in direzione e in ragione dei nostri suggerimenti e delle nostre richieste ed un'analoga disponibilità ad attivare subito tavoli tematici per affrontare, in sede politica, il cammino delle grandi riforme per aiutare il paese a risollevarsi.".