Qualcuno dice che è troppo presto per firmare il trattato e così facendo guarda alla sua sinistra dove c'è il premier Shinzo Abe senza mascherina, che ascolta. "Io invece dico che è troppo tardi". Così Tomihisa Taue, il sindaco di Nagasaki, che oggi ha pronunciato un discorso molto duro soprattutto sul fatto che il Giappone non ha ancora firmato il trattato di non proliferazione, mentre invece, secondo lui, avrebbe dovuto essere addirittura il primo. Oggi è il 75° anniversario della bomba di Nagasaki, una bomba definita inutile quanto meno dal punto di vista strategico militare politico, perché il Giappone era già in ginocchio dopo la prima bomba atomica di Hiroshima e non c'era davvero nessun motivo per testare la seconda bomba, se non quella di sperimentare un'ulteriore arma, stavolta al plutonio, e soprattutto a bloccare l'avanzata dell'Unione Sovietica. Molti politici, tutti i leader dei partiti compresi il partito comunista, che in genere non partecipa a queste manifestazioni, provano grande tristezza per il fatto che 75 anni dopo il rischio del conflitto nucleare c'è ancora tutto, e addirittura, come ha sottolineato il Sindaco, è addirittura aumentato.