Chiusi i ristoranti, arrivano i ristori Ma quanti, come e per quali settori? Il Ministro dell'Economia, Gualtieri, preannuncia le linee guida: quantità, più dei soldi del Decreto Rilancio di maggio, promette Gualtieri, si parla di 4 miliardi complessivi, di cui 1,6 miliardi dovrebbero essere destinati alla proroga della cassa integrazione legata al Covid, attesa nel Decreto di novembre, ma i due provvedimenti potrebbero essere accorpati in un solo Decreto. Ristori sia per l'attività del tutto chiuse che per quelle che subiranno tagli di orario e di giorni d'apertura, e senza limiti di fatturato. Vi rientreranno anche imprese con ricavi annui superiori ai 5 milioni. Gli aiuti riguarderanno un numero di aziende compreso tra 300 e 350 mila, e si lavora per farli arrivare in tempi stretti, direttamente sul conto corrente dei diretti interessati, con bonifico bancario, attraverso l'Agenzia delle Entrate, cioè con un sistema già usato, ha spiegato Conte. Prima della metà di novembre, promette l'esecutivo. Disponibilità, assicura Confesercenti ad un incontro con il Governo, in tempi brevissimi. Le misure sono molte, si va dai nuovi contributi a fondo perduto al nuovo credito di imposta per gli affitti commerciali, per ottobre e novembre. Verrà, inoltre, cancellata la seconda rata IMU dovuta entro il 16 dicembre, viene offerta una nuova indennità mensile, una tantum, per stagionali, nei settori turismo, spettacolo e lavoratori a intermittenza dello sport. È prevista un'ulteriore mensilità del reddito di emergenza. Infine, misure di sostegno per la filiera agroalimentare, che risentirà delle chiusure di bar e ristoranti. Tutti indennizzi aggiuntivi rispetto a quelli già in vigore, puntualizza Conte, rassicurando sui conti pubblici: “Non c'è necessità di alterare il quadro di finanza pubblica, già approvato dal Parlamento”.