Le moratorie, quindi come dire, vacanze nei pagamenti o il congelamento dei pagamenti, sono iniziative che possono essere decise dalla singola banca, dal sistema bancario attraverso le associazioni o con iniziative legislative del Governo. Quello che l'EBA ha fatto all'inizio della crisi è stato di chiarire, che in caso di moratorie generalizzate, non è richiesta la classificazione automatica del debitore in una situazione di credito deteriorato, perché non dobbiamo dimenticare che, senza questo chiarimento, un mancato pagamento per 90 giorni produrrebbe automaticamente la classificazione del cliente come credito deteriorato. Ovviamente questa è una misura che aveva l'obiettivo di far fronte a difficoltà temporanee, quello che è importante è adesso tornare alla normalità, in cui le banche devono, come dire, discutere con ciascun cliente le difficoltà nel restituire un prestito, eventualmente decidere per una ristrutturazione, ma siccome questo è un rischio per le banche, almeno potenziale e far fronte a questo con accantonamenti o con capitale. Se posso permettermi di usare una metafora abusata, se una persona ha la febbre la soluzione non è rompere il termometro e quindi è importante continuare a misurare correttamente il rischio di credito e le misure che abbiamo preso sulla moratoria, hanno avuto un effetto molto benefico all'inizio, ma a lungo andare possono cominciare a, come dire, nascondere i segnali di deterioramento del rischio di credito e quindi non riconoscere i rischi in tempo e questo sì, è prociclico.