Per scrivere al recovery plan il Governo Draghi partirà dalla bozza approvata a gennaio dal Governo Conte 2, ma il lavoro andrà completato anche tenendo conto dei suggerimenti del Parlamento. È quanto ha riferito il ministro dell'economia, Daniele Franco, davanti alle commissioni di Camera e Senato. I tempi però ha ricordato Franco sono stretti. Ciascun Paese dovrà presentare il proprio piano nazionale entro il 30 aprile 2021, la Commissione avrà a disposizione 8 settimane, acquisita l'approvazione della commissione il Consiglio europeo avrà 4 settimane per fornire la sua decisione finale. Questo implica che le risorse europee saranno disponibili alla fine dell'estate. per l'Italia il recovery Fund propriamente detto, mette a disposizione 191,5 miliardi, un po' meno dei 196 inizialmente previsti. Le priorità rimangono quelle già indicate dal precedente Governo, ambiente, digitale e inclusione sociale per superare le grandi disparità italiane che riguardano i giovani, le donne, il mezzogiorno. Ma Franco è stato chiaro, il piano va rafforzato, vanno indicati, i tempi, resa, costo, fattibilità dei progetti, una sfida per l'Italia che ha detto il ministro ha difficoltà a effettuare valutazioni sui progetti e che non brilla per l'uso dei fondi europei, va scritto poi l'intero capitolo sulla governance, Franco ha parlato di una struttura centrale di monitoraggio e coordinamento presso il Ministero dell'economia che si interfaccerà con strutture ad hoc nei singoli ministeri. Tutto deve essere studiato nei dettagli perché, ha ricordato il ministro, i Paesi dovranno impegnare i soldi ricevuti entro il 2023 e terminare i progetti entro il 2026. Inoltre le tranche di soldi saranno versate solo se si rispettano gli obiettivi intermedi.