Questo Governo che avrà sicuramente una maggioranza in Parlamento, ma che non nasce da un accordo politico, tra forze che si sono messe d'accordo su un programma e penso che sarebbe saggio per quel che riguarda gli affari italiani che Draghi si concentrasse sulle riforme diciamo più consensuali. Penso alla giustizia. Penso alla pubblica amministrazione. Sarei un po' più prudente, fossi in lui, consigli non richiesti questi si chiamano, sull'andare a toccare temi su cui le forze in Parlamento hanno sensibilità diverse. Io non sono assolutamente un fan di quota 100, per esempio, ma direi che in questi mesi, toccare le pensioni potrebbe non essere una buona idea, tanto per fare un esempio. Ci sono certamente alcuni grandi punti diciamo di tensione nel sistema istituzionale italiano che Draghi potrebbe toccare, avendo un consenso abbastanza largo. Penso, ribadisco, a far funziona meglio la pubblica amministrazione non dimentichiamo che, rispetto ad altri governi tecnici del passato in questo caso non deve tagliare, ma deve spendere. Questo, ovviamente, faciliterà. Direi che i temi fondamentali su cui si focalizzerà il Governo sono sostanzialmente quattro. La prima è la pubblica amministrazione. Qui aggiungerei anche il codice degli appalti, semplificazione delle procedure e strumenti perché questo chiaramente è assolutamente contingente. Va ad aiutare il piano di investimenti di Next Generation Eu, qui è assolutamente essenziale che venga fatta questa riforma per facilitare gli investimenti pubblici. Il secondo punto, la giustizia civile perché il grande la grande spinta agli investimenti pubblici qui è per trascinare gli investimenti privati, per accrescere gli investimenti privati è necessario un ambiente che deve avere regole certe, con tempi certi. Efficientare la giustizia civile che è meno controversa del penale, che penso sia nell'interesse di tutti e sia un'area non così controversa come altre. Terzo punto, la tassazione. Anche qui, certo non andrà a toccare argomenti scottanti come la flat tax, ma semplificare il sistema di tassazione è qualcosa che si può fare tranquillamente con un ampio consenso parlamentare, senza andare a toccare temi delicati e controversi e infine il welfare. Abbiamo visto purtroppo con la pandemia quanto poco funzionante sia il sistema di welfare in Italia. La cassa integrazione ha mostrato tutti i suoi limiti, ci sono intere categorie escluse da qualsiasi tipo di rete di protezione e questa non è una situazione che ovviamente può continuare. In questo ambito, forse si può collocare una revisione del reddito di cittadinanza.