Sì, secondo me c'è stato veramente un ruolo rivoluzionario dei mercati del capitale rispetto a questa spinta a un'economia che può diventare neutrale dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica. E tutto questo arriva con l'enorme concentrazione su sostenibilità di buona parte dell'investitore a livello globale, ma soprattutto in Europa. E il risultato è che il costo del capitale per progetti che generano tanta anidride carbonica come petrolio o come il coal vengono in qualche modo condannati dagli investitori ad avere costo del capitale sempre più alto. Sul petrolio stimiamo sopra il 20% in questo momento, mentre dall'altra parte investimenti come quelli che siamo vedendo in questi video di eolico, di solare ma anche di altri aspetti del rinnovabile, quindi i bio-fuel, l'idrogeno, lo stoccaggio di anidride carbonica. Li invece vediamo un costo del capitale che è sceso sotto il 5%. E quindi abbiamo visto una divergenza di 15 punti percentuale nei costi del capitale tra quello che produce energia con alto contenuto di anidride carbonica e quello che invece riesce a produrre energia pulita. E questa divergenza veramente è quello che sta portando ad un momento storico. Quest'anno per la prima volta nella storia l'investimento globale in energie rinnovabili sarà più alto dell'investimento globale in oil & gas. Una cosa che non avevamo mai visto prima.