La nuova tornata agli aiuti all'economia sarà più robusta della precedente e richiederà altro debito. La ripresa resta incerta, dipende in larga parte delle vaccinazioni, in ogni caso non sarà tale da permettere il recupero del disastroso 2020. La stima più probabile, che alla fine di quest'anno, il prodotto interno lordo si attesti poco sopra il 4%, una previsione che dovrebbe essere confermata dal Documento di Economia e Finanza atteso in settimana in Consiglio dei Ministri. Sul tavolo del Governo, in contemporanea, si sta calcolando quanti soldi chiedere ai mercati per dare una mano ad aziende e lavoratori e famiglie. Deficit aggiuntivo che potrebbe aggirarsi sui 40 miliardi di euro anche se c'è chi, come la Lega, chiede di più. Quattrini da chiedere ai mercati, dopo aver ottenuto il via libera del Parlamento, e che andranno ad aggiungersi ai 140 miliardi accumulati dall'inizio della pandemia. Nel nuovo Decreto, "Sostegni bis", che arriverà probabilmente a fine mese, troverebbero spazio una serie di strumenti per garantire liquidità alle imprese, crediti agevolati e moratorie sui debiti. Potrebbero poi cambiare fisionomia i rimborsi a fondo perduto per le aziende. Si vuole venire incontro, soprattutto, a quelle più piccole, ai settori come turismo, ristorazione e commercio, in maggior sofferenza e gli indennizzi potrebbero essere tarati, non più sul calo del fatturato, ma sui costi fissi come gli affitti effettivamente sostenuti. In aggiunta dovrebbe esserci una nuova ondata di sospensione di scadenze fiscali, tra i quali l'esonero dell'IMU, l'imposta sugli immobili. Non sarebbe in programma, invece, altra Cassa Integrazione a carico dello Stato, perché rifinanziata meno di un mese fa. Insomma, molto lavoro sul fronte economico per l'esecutivo che, entro il 30 Aprile, dovrà anche inviare a Bruxelles il piano di spesa degli aiuti europei anticrisi.