Alla fine, il taglio delle tasse varato in manovra dal Governo, di quanto è? I soldi dove saranno presi? E soprattutto, su quali imposte risparmieremo? Iniziamo dal quanto: 8 miliardi, come si è detto per giorni? O 12, come rivendicato dal Premier Draghi in conferenza stampa? In realtà, sono vere entrambe. Nel senso che l'intervento diretto, è appunto di 8 miliardi, a cui vanno aggiunti altri 4 miliardi: due di alleggerimento delle bollette di luce e gas, tramite una sterilizzazione di oneri non direttamente legati all'andamento dei prezzi dell'energia. Altri due, come spiegato dal Ministro dell'Economia Daniele Franco, in una serie di piccoli e medi interventi. Il mancato gettito dovuto al rinvio di un altro anno per Sugar e Plastic Tax, l'eliminazione dell'Aggio sulla riscossione, la riduzione dell'IVA sugli assorbenti, altri interventi per facilitare gli investimenti delle imprese. Nel triennio, ha annunciato il Premier Draghi, sono 40 i miliardi destinati all'alleggerimento della pressione fiscale, di cui 24 per diminuire il cuneo fiscale, ossia la differenza tra gli stipendi pagati dai datori di lavoro e quanto, effettivamente, arriva nelle tasche dei dipendenti. Sono soldi in gran parte in deficit. Già nella manovra di quest'anno, su 30 miliardi, oltre 23 sono coperti ricorrendo al nuovo debito. Gli 8 miliardi di interventi diretti per il 2022, vanno in gran parte in questa direzione: alleggerire Irpef per i lavoratori e IRAP e altre imposte per le imprese. In che modo? I dettagli saranno discussi e messi nero su bianco, nelle prossime settimane, al termine del confronto con le parti sociali, ha spiegato Franco. Insomma, ancora non ci sono le norme specifiche delle singole misure. Dettaglio non da poco. Il Governo, alla fine delle consultazioni, metterà tutto in un emendamento da presentare al Parlamento, in fase di conversione in legge della manovra, ossia entro il 31 dicembre.