Tavares: produttori cinesi in Italia grande minaccia per Stellantis

10 apr 2024
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"E nonostante le promesse, però gli incentivi che devono essere sbloccati per aiutare i consumatori Italiani ad acquistare i veicoli elettrici, non sono ancora stati rilasciati. Stiamo ancora in attesa". Parte con questa frecciatina al Governo italiano Carlos Tavares, all'inaugurazione del nuovo "Mirafiori Automotive Park 2030" di Torino, dove saranno impiegati 500 persone per produrre 600mila cambi all'anno con un motore elettrico integrato dedicato ai veicoli ibridi, e poi rilancia: "Non aspetteremo che queste promesse vengano mantenute, perché abbiamo deciso di investire 100 milioni di euro in una nuova batteria elettrica per la nostra iconica 500 che ne aumenterà la durata e abbatterà decisamente i costi, rendendola accessibile anche al ceto medio". L'amministratore delegato di Stellantis, che prima dell'evento ha incontrato i sindacati metalmeccanici, conferma l'impegno di produrre un milione di veicoli all'anno in Italia e tranquillizza così istituzioni e lavoratori: "Noi qui ci sentiamo a casa, in Italia ci sentiamo a casa. Siamo i leader di questo mercato". Poi si rivolge ancora al Governo, questa volta in modo meno rassicurante sull'ipotesi che si possa portare in Italia un produttore cinese di veicoli: "Se perdiamo quote di mercato, o ci saranno meno volumi, se non ci sono volumi servono meno stabilimenti. Quindi va da sé che introdurre la concorrenza cinese sul mercato finirà per essere una grande minaccia per Stellantis. Però sapete che noi siamo gente che combatte e combatteremo. Ma quando si combatte, magari ci possono essere degli effetti collaterali, delle vittime. E quindi noi combatteremo, ma non aspettatevi che noi usciamo vincitori senza però cicatrici". "È Stellantis a dover rassicurare l'Italia non viceversa", ribatte a stretto giro Adolfo Urso, Ministro alla Imprese e al Made in Italy, che si unisce ai sindacati nella richiesta a Tavares di nuovi modelli per Mirafiori per arrivare a produrre almeno 200mila veicoli all'anno. Sindacati che, delusi, confermano lo sciopero unitario del settore Automotive di venerdì prossimo a Torino: "Lo sciopero è confermatissimo, anche perché noi chiediamo le produzioni, le assunzioni e una mission per quanto riguarda la progettazione degli ingegneri e dei tecnici. Oggi non è stato detto nulla di queste tre cose. Nessuna risposta su questi tre punti".

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