130 opere pubbliche fra autostrade, Ferrovie, porti, aeroporti e dighe, alcune nuove, altre ampliare. É l'elenco messo a punto dal Governo per dare una scossa a progetti spesso impantanati e per spingere l'economia buttata giù dall'emergenza sanitaria. Una lista che rappresenta una costola del decreto semplificazioni presentato a Palazzo Chigi, grazie al quale mandare avanti un cantiere dovrebbe diventare meno complesso il più rapido. Questo obiettivo sarebbe più vicino grazie a uno snellimento del consueto iter. In pratica, saltando dei passaggi. Affidamento diretto dei lavori per le opere più piccole, la soglia sale da 40000 a 150000 euro e niente gare d'appalto per quelle fino a 5,2 milioni. In quest'ultimo caso si dovrà invitare un certo numero di imprese che cresce all'aumentare del valore e avviare un negoziato per scegliere chi vince. Nessun bando, inoltre, nemmeno per importi superiori a 5 milioni se il progetto è ritenuto urgente a causa della pandemia. Le deroghe saranno valide fino a luglio del 2021 ma ha assicurato il premier, Giuseppe Conte, saranno garantiti i controlli, specie quelli antimafia. I cantieri da avviare riguardano 130 progetti dei quali 40 prioritari per un valore di quasi 200 miliardi, i finanziamenti esistenti si fermano a quota 130 ma per la ministra per i trasporti si potrà ricorrere ai fondi europei. Tra le opere l'alta velocità Torino Lione, quella fra Salerno e Reggio Calabria, quella fra Palermo, Messina e Catania, ma anche parecchie strade come la Gronda di Genova, la Jonica, l'ampliamento della Pontina nel Lazio. Le infrastrutture con corsia preferenziale saranno messe nelle mani di una serie di commissari da nominare entro quest'anno e che avranno quindi ampi poteri. Per evitare, poiché il timore di inchieste blocchi la firma degli atti, viene alleggerito il reato di abuso d'ufficio dei funzionari per cui avranno più discrezionalità e ancora, sarà chiamato a risarcire lo Stato chi consapevolmente, cioè con dolo o per inerzia, ha creato un danno all'erario e non per semplice colpa, fra le altre novità quella di rendere più digitale il rapporto fra cittadini e uffici, si dovrebbero poter fare più certificati e pagamenti via internet, in modo da ridurre le scartoffie anche per le aziende, iter più rapidi, infine, anche per l'autorizzazione di impatto ambientale e la banda ultra larga.