In Italia la scadenza per il cambio in euro era fissata a fine febbraio 2012, ma il decreto Salva Italia la anticipò a dicembre 2011. Nel 2015 la Corte di Cassazione stabilì che quell'anticipo era stato illegittimo e aprì una nuova finestra di cambio. A cui poterono accedere, però, solo le persone che potevano dimostrare di aver provato a fare il cambio tra dicembre 2011 e febbraio 2012. Il risultato è che ancora oggi ci sono migliaia di famiglie che sperano di poter cambiare le vecchie lire in euro.