Stirati, illuminati, idratati, muoviti: sono le “fantastiche quattro” regole del buon risveglio. Piccoli gesti da trasformare in abitudini quotidiana per cominciare ogni giorno col piede giusto. Per affrontare ogni giornata di petto e a testa alta (oltre che “sveglia”), la prima regola è di non essere precipitosi quando apriamo gli occhi ma di cominciare con uno stretching leggero già sotto le coperte, stirandoci, allungandoci: dopo quella sul comodino, è la prima vera sveglia al nostro corpo ancora mezzo addormentato. Una volta in piedi, il secondo consiglio del buon risveglio è di aprire le finestre e “incontrare” la luce del sole, fondamentale per segnalare al nostro cervello che è ora di rimettersi in marcia e per arrestare la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno-veglia. Malgrado l’inattività, il nostro corpo “consuma” acqua anche durante il sonno, quindi appena svegli, a stomaco vuoto, la terza regola del buon risveglio riguarda proprio la reintegrazione dei liquidi: un bicchiere d’acqua tiepida con mezzo limone spremuto è un toccasana detox. Tra le regole più gettonate del buon risveglio non può mancare quella dell’esercizio fisico, da praticare a stomaco vuoto, per riattivare il nostro organismo e renderlo “produttivo” per tutta la giornata. La ginnastica del mattino è inoltre anche uno strepitoso riattivatore delle funzioni cognitive assopite durante il riposo notturno, basti pensare che mentre un caffè le riaccende del 6%, qualche esercizio a corpo libero influisce su di esse del 12%.