L'America è tornata, finalmente si volta pagina dopo quattro anni di umiliazione inflitti da Trump. Anzi l'America è stata svenduta, Biden è anziano, confuso, incapace di tener testa a Putin, che fa quel che vuole. Decifrare il risultato del Summit di Ginevra, non è facile, perché è stato un purissimo distillato di diplomazia, l'unico scopo era incontrarsi e discutere, senza obiettivi da raggiungere e poter rivendicare. In patria entrambi lo venderanno come un successo, nessuno ha chiaramente vinto, soprattutto nessuno ha chiaramente perso. Non poteva andare diversamente però, il primo appuntamento, si sa, è sempre interlocutorio e infatti dopo la Casa Bianca ha spiegato che un incontro del genere non è come accendere un interruttore, per vedere dove il dialogo avviato ieri porterà, serviranno almeno sei mesi. Divisioni e tensioni tra Stati Uniti e Russia sono evidenti, raccontano i giornali americani, mentre i sostenitori di Biden applaudono alla durezza degli avvertimenti a Putin su attacchi informatici e diritti umani, i Repubblicani sottolineano che cose del genere al Presidente russo fanno appena il solletico. In generale il bilancio del primo viaggio all'estero del Presidente Biden tra G7, vertice NATO e con le Istituzioni europee è visto dai democratici come il ritorno della leadership americana perduta sotto Trump, che però la vede diversamente. Gli alleati sono così felici, dice a un podcast amico, perché ci stanno fregando il Paese. Biden vuol salvare il mondo, ma sta uccidendo l'America. Questione di punti di vista insomma, come tra Biden e Putin, d'accordo soprattutto sull'essere in disaccordo.