È una notte di metà aprile di 22 anni fa, quando le fiamme devastano la cappella della Sindone, posta tra la cattedrale di Torino e Palazzo Reale. L'incendio, causato da un corto circuito, si sviluppa nella cappella barocca e si estende al torrione nord-ovest del Palazzo, distruggendo alcune decine di quadri preziosi. Ma la Sacra Sindone è salva. Era stata trasferita dietro l'altare maggiore, per consentire i lavori di restauro della cappella. Poco più di un anno prima, il 29 gennaio del 1996, è Venezia a svegliarsi ferita alla vista di un cumulo di macerie, dov'erano gli ori e gli stucchi di uno dei teatri più belli del mondo. Un incendio, si scoprirà doloso, aveva distrutto la Fenice, che proprio come mitologico uccello di fuoco risorgerà com'era e dov'era nel dicembre del 2003, sette anni e mezzo dopo il rogo. Sempre durante la notte, nell'ottobre del 1991, è un altro teatro simbolo della cultura italiana a bruciare. Il Petruzzelli di Bari. Solo il collasso della cupola che soffoca le fiamme ne impedisce la distruzione. Ci sono voluti 18 anni e una lunghissima trafila burocratica e giudiziaria per ridare al Sud uno dei suoi teatri più celebri.