Sedici pagine piene di omissis. Le ha desecretate l'FBI su ordine di Biden dopo che centinaia di parenti delle vittime, dell'11 settembre, avevano chiesto al Presidente di non partecipare alle commemorazioni della strage senza aver prima reso pubblici i documenti. Il fascicolo, che avrebbe dovuto provare la complicità del Governo Saudita negli attacchi, non ha in realtà contenuti particolarmente nuovi. Un funzionario consolare di Riad e un sospetto agente dell'intelligence avrebbero fornito supporto logistico in California ad almeno due dirottatori. Calato il sipario sulle commemorazioni l'America si chiede se e come considerare chiusa l'era della paura, e soprattutto si chiede cosa verrà dopo. Il ritiro dall'Afghanistan più che la chiusura di un cerchio sembra la riapertura di una ferita. Biden difende la scelta e torna a chiedere unità. Trump, dopo aver disertato le commemorazioni, ha incontrato polizia e pompieri, ribadendo le accuse a Biden per la gestione del ritiro da Kabul. La risposta a chi gli chiede se si ricandiderà e sibillina ma eloquente. Nel cielo di New York si staglia il tributo alle vittime del Nine Eleven, fasci di luce che si dissolvono nel buio, ben più in alto delle polemiche politiche.