Nasma è una donna di 32 anni, come migliaia di madri Gazawi sta facendo i conti da settimane con una drammatica scarsità di cibo. Una crisi alimentare aggravatasi da quando la cosiddetta Gaza Humanitarian Foundation, gestita da Israele e Stati Uniti, ha cominciato a fine maggio ad occuparsi della distribuzione dei pasti nella Striscia di Gaza. Sua figlia Giana, che ha 8 anni e mezzo è arrivata a pesare 11 kg. Le sue condizioni di salute stanno peggiorando ogni giorno di più. Nasma ha già perso una figlia, la sua Guri è morta il 20/07. A causa della malnutrizione i suoi reni hanno smesso di funzionare. Non sono casi isolati, a Gaza si muore di fame ed ogni giorno le cifre aumentano. Secondo le autorità sanitarie ci sono almeno 5.000 bambini malnutriti e almeno 150 persone per la mancanza di cibo hanno perso la vita. Bambini per lo più. La fame colpisce per primi i più fragili. I corpi emaciati di questi due fratelli, Odai e Mohammed, rispettivamente di tre quattro anni, sotto osservazione in uno dei pochi ospedali rimasti operativi a Gaza City, sono lì a mostrarcelo. Ancora più grave la situazione per Mozab a 14 anni è stato gravemente ferito alla testa dopo un attacco israeliano. La mancanza di cibo sta facendo il resto. Era un adolescente in salute, pesava 40 chili, ora solamente 10. A Gaza non c'è cibo, senza cibo nessuno può salvarlo. .























