Le operazioni di ricerca e soccorso andranno avanti per giorni. La rimozione delle macerie spazzate dall'uragano sta facendo scoprire decine di morti. Ian è già considerato uno dei più distruttivi nella storia degli Stati Uniti, quanto si saprà nelle prossime settimane. "Siamo solo all'inizio della comprensione della sua scala", ha detto il presidente americano. Se sulla Carolina Ian si è abbattuto molto indebolito a livello di tempesta tropicale, poi declassato a ciclone, quasi tutto lo stato della Florida è invece devastato. Danni per decine di miliardi di dollari intanto, soprattutto però 30 mila persone senza più una casa, 2 milioni senza luce, intere contee senza acqua corrente, ospedali compresi, infrastrutture come aeroporti, porti e ponti chiusi o da rifare. Il conto delle vite perdute è complicato e aggravato dal fatto che molte persone, negli ultimi tre anni di pandemia, si erano trasferite in questo stato quasi sempre baciato dal sole e benedetto da una bassa imposizione fiscale, per lavorare da casa vista mare, sfuggendo gli angusti appartamenti cittadini. Da sempre destinazione dove trascorrere la pensione, la Florida era anche un lusso accessibile, tanto spazio per costruire spesso case esteticamente graziose ma strutturalmente fragili o palazzoni non propriamente tirati su a regola d'arte o mantenuti adeguatamente, come dimostrò anche il crollo di un grattacielo sulla spiaggia di Miami lo scorso anno.