Un conto è pensarlo, un conto dirlo e quando anche un'alleata di lunga data, come l'ex speaker della camera Nancy Pelosi, fa apertamente notare che il tempo stringe, forse è giunto il momento di correre ai ripari, "il presidente degli Stati Uniti, Joe biden, deve decidere rapidamente se restare in corsa", fa sapere la democratica, senza però esprimere con chiarezza se secondo lei dovrebbe ricandidarsi oppure no. Ma ai microfoni di MSNBC la Pelosi esorta i colleghi di Capitol Hill, preoccupati per il futuro politico di Biden, a non verbalizzare i propri dubbi, "qualunque cosa stiate pensando ditelo a qualcuno in privato, ma non mettetelo sul tavolo finché non vediamo come andiamo questa settimana". Dubbi che fino a qualche mese fa venivano sollevati solo da alcuni media e poi invece dopo la brutta figura incassata dal presidente Biden nel dibattito con Donald Trump sono esplosi, a rompere il silenzio è anche un altro dei suoi più fedeli sostenitori, l'attore George Clooney che pubblica una lettera sul New York Times nella quale invita il presidente USA a ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca. "Non può vincere la battaglia contro il tempo, non è più lo stesso, non vinceremo a novembre con questo presidente", parole pesanti, soprattutto perché Clooney è tra i finanziatori più importanti, in grado di organizzare eventi fondamentali per la sostenibilità economica della campagna. Biden da parte sua non intende mollare, "sarò io il candidato democratico e batterò Trump", ripete. Ma la strada verso la convention sembra sempre più in salita.