L’estrema destra austriaca ha ricevuto l’incarico di formare un nuovo governo: a Herbert Kickl, leader del partito populista FPÖ il compito di avviare i colloqui con il partito dei conservatori. La decisione arriva dopo mesi di tensioni e il fallito tentativo di unire una coalizione tripartitica che escludesse gli estremisti, vincitori delle elezioni nel mese di ottobre ma oggetto fino ad oggi di un cordone sanitario politico. Una scelta difficile, ha spiegato il Presidente della Repubblica chiamato a garantire il rispetto della democrazia. Il Presidente Van der Bellen ha riferito di aver discusso con Kickl del contesto geopolitico, il nuovo leader ha posizioni apertamente filorusse e antieuropeiste, e anche della “libertà di stampa”. Dalla fine della Seconda guerra mondiale è la prima volta che ad un rappresentante del partito della Libertà viene conferito l’incarico di formare un governo. L’opposizione in piazza è insorta all’urlo “tutti insieme contro il fascismo”. Per il Presidente della Repubblica l’unica via per mettere fine alla crisi è ora un’alleanza tra estremisti e conservatori, sempre meno ostili al partito dell’ultradestra.