"Cold gun", arma a salve. Sono queste le parole pronunciate dall'assistente alla regia del film Rust, momenti prima di consegnare la pistola ad Alec Baldwin, arma che successivamente ha ucciso Halyna Hutchins e ferito il regista Joel Souza. Un urlo che scagionerebbe l'attore e che metterebbe sotto accusa la responsabili armi del set, Hannah Gutierrez Reed, una ragazza 20enne, al primo incarico di quel tipo. La stessa Reed, mesi fa in un podcast, aveva ammesso di non essere sicura di sentirsi pronta per un ruolo del genere. Quello che emerge dalle prime indagini, scagionerebbe anche l'assistente alla regia, anche egli ignaro che l'arma contenente al suo interno, un unico proiettile vero. Intanto le indagini sono ancora in corso, gli investigatori che hanno sequestrato tutte le armi e le munizioni presenti nel set, oltre che le macchine fotografiche, le apparecchiature informatiche e gli abiti indossati dagli attori al momento della sparatoria, al momento non hanno contestato alcun reato. intanto la produzione del film, di cui fa parte lo stesso Alec Baldwin, ha avviato un'indagine interna, per stabilire di chi siano le responsabilità. La stessa produzione però, è sotto accusa, accusata da alcuni componenti della troupe del film, che nei giorni precedenti l'incidente, avrebbero lamentato carenze nei protocolli di sicurezza sulle armi. Prima di giovedì infatti, ci sarebbero stati altri due eventi pericolosi, in uno sarebbe stata coinvolta la controfigura di Baldwin, che avrebbe utilizzato a sua insaputa, un'altra arma carica con proiettili veri. Inoltre, giorni prima, parte della troupe avrebbe anche rassegnato le dimissioni, non solo a causa delle mancanze di sicurezza, ma anche per gli orari di lavoro eccessivi, i lunghi viaggi per raggiungere il set e i salari bassi.