"La Corte Internazionale di Giustizia ha ordinato a Israele di fermare la guerra a Gaza. Un primo suo commento su questa decisione". "Dobbiamo rispettare l'indipendenza del tribunale internazionale, dobbiamo rispettare. Queste decisioni sono obbligatorie. Ci aspettiamo che Israele segua la decisione della Corte. Noi abbiamo sempre sostenuto la Corte Internazionale di Giustizia e la Corte Penale Internazionale. Siamo a favore dell'indipendenza dei giudici e ci opponiamo a ogni sorta di intimidazione nei loro confronti. Lasciamo che facciano il loro lavoro e questa sentenza è molto importante perché abbiamo detto, sin da subito, che Israele non deve attaccare Rafah e l'Unione Europea ha lanciato diversi avvertimenti in questo senso, a tutti i livelli, anche gli stati membri, affinché Israele non attacchi Rafah, che c'è un enorme quantità di civili in quella zona, il che causerebbe una catastrofe umanitaria. E la sentenza della Corte va proprio in questa direzione". "Perché queste decisioni degli organismi internazionali spesso non producono tanti effetti nella realtà. Che cos'è che dovremmo cambiare?" Questi tribunali internazionali non hanno la capacità di far sì che le loro sentenze vengano implementate e non hanno possibilità di deterrenza, del tipo: se non rispetti questa sentenza, ti succederà questo. La stessa cosa avviene con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU. Ci sono moltissime risoluzioni dell'ONU che sono state disattese per anni perché non vincolanti. E vediamo come ancora oggi l'occupazione della Cisgiordania continua. E noi, come Unione Europea, abbiamo condannato e imposto anche delle sanzioni contro i coloni e la loro violenza nei confronti dei palestinesi. La Corte internazionale ha bisogno di una forza maggiore, perché le sue decisioni diventino vincolanti. Ma d'altro canto c'è anche un obbligo morale. Noi, come Unione Europea, crediamo che queste sentenze debbano essere vincolanti e vadano implementate. E speriamo che in questo caso avvenga".