Brasile Bolsonaro oscura dati su vittime e contagi

08 giu 2020
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Queste marce black lives matter, non c'è solo lo sdegno per la vicenda di George Floyd. Nelle marce che nel weekend hanno riempito le strade di Rio e San Paolo c'è tutta la rabbia di quella parte di Paese che si identifica in ogni forma di sopruso subito da parte di chi non riesce ad alzare la testa propria, anche, ma non solo, della vicenda Floyd. Lo sdegno per il particolare diventa occasione per manifestare uno sdegno generale del Brasile o almeno di una parte di esso, nei confronti della politica interna, economica, sanitaria del suo Presidente, Bolsonaro. Mentre il numero dei contagi da Coronavirus accertati in tutto il mondo sfiora i 7 milioni, quello delle vittime 400mila, e il Brasile, secondo solo agli Stati Uniti, registra i dati più alti in termini assoluti con più di 600mila contagi, il governo del leader populista oscura i dati su morti e contagiati. Il secondo Paese al mondo in termini di numeri oscura quelli forniti dal sito del Ministero della Salute, la mappatura del contagio che in America latina galoppa e cerca il suo picco arrivando nelle sole ultime 24 ore a 82mila nuovi casi. Oltre il 70% delle città brasiliane ha registrato casi con gli stati Sud-Orientali di Rio e San Paolo, colpiti in modo particolarmente grave. Secondo Bolsonaro che aveva pochi giorni fa ha minacciato di uscire dall'OMS, accusata di approccio ideologico, i dati cumulativi non riflettono il momento in cui si trova il Paese. Per il neo sottosegretario al Ministero della Salute, il bilancio dei decessi verrà rivisto, perché i dati sono fantasiosi o manipolati. "Vedremo gli ospedali collassare in quasi ogni stato e il peggio ancora deve arrivare" è la previsione del direttore dell'Istituto Brasiliano per gli studi di salute pubblica che più volte in queste settimane si è apertamente scontrato con i vertici del Ministero della Salute. In tre settimane sono già fuggiti ben due ministri, entrambi medici, Luis Enrique Mandetta e Nelson Teich e il Ministero viene ora guidato e gestito da un uomo scelto direttamente da Bolsonaro. Si tratta del generale Eduardo Pazuello, esperto di logistica, ma prima di tutto, militare. Non ha alcuna competenza nel settore medico sanitario, ma sarà sicuramente disposto ad ubbidire agli ordini di Bolsonaro più e meglio dei suoi due ultimi predecessori.

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