A Washington, negli ultimi preparativi, il Presidente americano Barack Obama ha deciso di dedicare una delle ultime cene di Stato da inquilino della Casa Bianca all’Italia. La delegazione tricolore, con a capo Matteo Renzi, è ora al completo, con il Presidente del Consiglio che ribadisce: “È un fatto bello, indipendentemente dal Governo”. La lista dei nomi che accompagnerà il premier al 1600 di Pennsylvania Avenue è composta da Raffaele Cantone, Presidente dell’anticorruzione, Giorgio Armani, Roberto Benigni, Paolo Sorrentino, la campionessa paralimpica Bebe Vio, la direttrice del CERN Fabiola Giannotti, la Sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini, la curatrice del dipartimento di architettura e design del Moma, Paola Antonelli. Molti quotidiani, come il Washington Post e il Financial Times, parlano di ricevimento da star per Renzi, considerato uno degli alleati più affidabili in Europa per gli americani. Per Renzi, invece, è l’occasione di discutere soprattutto di crescita alla vigilia del Consiglio europeo. Il premier apprezza da tempo la politica statunitense sugli investimenti, considerata da Palazzo Chigi la ricetta giusta per rilanciare l’economia, a differenza dell’eccessivo rigore e dell’austerity di Bruxelles. Intanto, in attesa della cena di gala, il Movimento 5 Stelle critica l’evento. Luigi Di Maio taglia corto: “Una cena che arriva a fine mandato”, dice; “Un appuntamento che il Governo ritiene importante, ma che ha somma zero per il Paese”; “Renzi – chiude – non si è guadagnato altro, se non una cena”.